domenica 28 gennaio 2018

Intervista a Lina Giudetti






Dopo aver trascorro la settimana con Lina e le recensioni ai suoi libri, le poniamo qualche domanda per salutarla e ringraziarla della possibilità che ci ha dato di leggere i suoi lavori. Come avrete potuto notare è un'autrice molto versatile, ha scritto tanto anche se ancora molto giovane. Cominciamo con le domande.



Da cosa è nata la tua voglia di scrivere?
 
Dalla mia grande dose di fantasia… ne ho sempre avuta molta perché amo sognare a occhi aperti e poi sicuramente anche dal fatto che interiorizzo molto.  

   
Chi ti ha supportato?

La mia famiglia, ma principalmente mia sorella.

    
Come riesci a scrivere così tanti generi diversi? Qual è la difficoltà più grande?
                                  
Mi viene naturale. Scrivo generi diversi in base al mio interesse per argomenti differenti. Sono una persona generalmente molto curiosa e quindi studio, indago e ricerco informazioni su qualunque tema desti la mia attenzione. Sono appassionata di mitologia e mi intriga studiare e scoprire sempre quale sia la vera origine di un mito.
La mia difficoltà quando scrivo, è proprio quella di dover rielaborare mito e storia cercando di essere allettante e non scontata.

  
Hai mai pensato di scrivere un MM?

Sinceramente no e dubito che riuscirei mai a scriverne uno.

  
 Hai scritto dei libri sulla mitologia, intrisi anche di tanti tratti filosofici, le ricerche effettuate sono state notevoli, hai incontrato molti ostacoli?

Ostacoli nella fase dello studio no, perché tutto ciò che ricercavo e scoprivo m'intrigava molto. Il difficile è arrivato quando ho dovuto iniziare a buttare giù tutto quello che avevo da raccontare, che sapevo, sentivo o avevo studiato… spesso ho tantissimo da dire e non riesco a scrivere quanto vorrei perché altrimenti comincio a dilungarmi più del dovuto!

    
Hai scritto di Perseo, perché proprio di lui?

Perché ho sempre amato la mitologia greca e Perseo era uno dei miti che m'intrigavano di più grazie all'elevata dose di eroismo e romanticismo presenti nella leggenda che lo riguarda.

   
Aura, protagonista della tua duologia, quanto ti somiglia?

Sinceramente non molto. Forse in comune abbiamo il fatto di essere disincantate sull'amore, ma Aura è molto, molto, ma molto più impulsiva e più intollerante di me!

    
Stessa domanda per la protagonista del tuo paranormal romance.

Quando iniziai a scrivere il paranormal romance ero nella tarda fase dell'adolescenza e a quei tempi avevo la stessa percezione di lei sull'amore. Credevo dunque nei sentimenti eterni, in grado di perdurare oltre il tempo e lo spazio, ora non saprei. Sono cambiata, ma all'epoca, la protagonista di "Anime Eterne" mi assomigliava sotto diversi aspetti, anche se non tutti. Era caparbia e romantica come me, disposta a tutto per l'uomo della sua vita.

 
 Ti sei lasciata ispirare dai vampiri, perché?

Perché sono sempre stata un tipo un po' dark, appassionata di horror e a quei tempi ero molto incuriosita e attratta dalla letteratura vampiristica e dalla leggenda su Dracula. Studiai a lungo la sua storia per capire cosa ci fosse di reale dietro il mito.
Trovo che in generale, il vampiro sia uno tra i freak più affascinanti di sempre della letteratura dark-fantasy e inserirlo in un contesto farcito di romanticismo maledetto lo rende ancora più intrigante.

  
 Credi fermamente in tutte le tesi che hai esposto o lo hai fatto per andare controcorrente?

No, ci credo fermamente. Non parlo mai per il gusto di andare controcorrente, anche se alla fine rispetto le opinioni di tutti.

   
 Hai scritto a quattro mani con tua sorella, com'è stata questa esperienza?

Impegnativa sicuramente! Il soggetto stavolta è suo e non è stato semplice appianare le divergenze sui nostri stili narrativi, però ne è valsa la pena. Il mio contributo a riguardo è stato soprattutto di tipo tecnico, ma i frutti raccolti finora sono stati buoni!

   
 A chi ti ispiri per i tuoi personaggi maschili?

Alle varie sfaccettature che dovrebbe possedere il mio uomo ideale! Non ho un modello unico… ho solo un sogno nella testa!

     C’è un autore/autrice con cui vorresti scrivere?

Nunzia Alemanno.

   
Chi vorresti conoscere come autore?

Avrei voluto conoscere Gaston Leroux.

   
Una domanda che ti fanno e che non sopporti?

In genere non sopporto quando mi chiedono che voto darei ai miei libri o cosa penso di me stessa come scrittrice… ehm, lascio sempre agli altri la parola perché non sono autocritica!

Grazie mille a Lina Giudetti

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