mercoledì 6 dicembre 2017

Recensione a "Cuore di cenere" di Viviana Leo




Genere: Romance/Contemporaneo
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 14 Novembre 2017
Pagine: 301
Prezzo: eBook 1,99 - cartaceo 10,40





Può l’amore diventare un incubo?
Emma se lo chiede continuamente, imprigionata in una vita apparentemente perfetta. Omar, il suo compagno, agli occhi del resto del mondo è un uomo affascinante e carismatico, ma in realtà ogni giorno, fra le mura domestiche, per Emma si trasforma in un orco.
Quanto può reggere il cuore di una donna? E soprattutto, può la dolcezza di un altro uomo far risorgere Emma dalle sue ceneri?





 Questa è una di quelle recensioni in cui ci sarebbe da dire talmente tanto da rischiare di fare troppi spoiler, allora mi limiterò a dare un mio parere personale racchiuso in poche righe per spiegare ai lettori di cosa parla e delle emozioni che mi ha trasmesso.
Ho assistito e parlato con l’autrice di questo romanzo, sedute sui sedili posteriori di un taxi, in occasione di “Tempo di libri” a Milano. Ricordo ancora perfettamente la voce e la paura di Viviana nel discostarsi dal suo genere e intraprendere questa avventura, ma ricordo anche il suo desiderio di affrontare questo argomento abbastanza spinoso. Viviamo in un’era che purtroppo ci dà ogni giorno testimonianza della poca considerazione tra esseri umani, del poco rispetto della vita altrui e della cattiveria che dilaga. La violenza sulle donne è un aspetto quotidiano e proprio per questo non va sottovalutato, ma altrettanto potrei dire della violenza sui bambini e sugli anziani o su molti uomini. Da questo nasce la consapevolezza che l’essere umano, più si evolve più si tramuta in un essere spaventoso, violento e codardo, che si nasconde dietro alla propria forza e la dimostra, nella maggior parte dei casi, verso chi è più debole. È questo che ci racconta Viviana.
Emma, innamorata persa di un ragazzo, va contro tutto e tutti pur di coronare la sua storia d’amore, quella che tutte le ragazze sognano. Ma dietro la bellezza e la favola, si cela un incubo dal quale è davvero complesso tirarsi indietro.

Mi sento svuotata. Mi sento donna a metà. Perchè una donna che giace con un uomo che non la rispetta non è una donna ma solo l'ombra di ciò che potrebbe essere.

Omar è un orco, un mostro che pretende la perfezione e l’asservimento della sua compagna. Un uomo come tanti, purtroppo. Un uomo non in grado di capire che siamo tutti figli di uno stesso creatore e pertanto sentirsi nel giusto quando compie le sue azioni. Per lui Emma è un oggetto da scopare, da comandare, per fargli fare bella figura e per questo va guidata e punita qualora lei non eseguisse alla lettera i suoi ordini. Una casa che deve essere impeccabile, la linea che deve essere perfetta, un silenzio che deve essere d’obbligo e se solo qualcosa andasse storto, se solo anche un granello di polvere spiccasse su un pavimento impeccabile, allora ecco che Emma si ritrova all’inferno. Tra le mura di una casa che lei aveva sognato come il suo castello incantato, ma che in realtà è un abisso tetro e doloroso, subisce la violenza fisica, ma ancor di più quella psicologica che la fa sentire sempre in difetto, fuori posto e non adatta a servire un orco mascherato da uomo bello e prestante. Ma fortunatamente, un raggio di luce risveglia la protagonista che trova la forza di reagire e dio solo sa quanto ho esultato per questo.
Sono io quella rotta, quella che deve fare pace con se stessa, quella che deve mettere una pietra sul suo passato e voltare pagina.

Mi sono resa conto di quante volte avrei voluto scuotere Emma e darle il coraggio, ma altrettante volte ho capito che non siamo tutte uguali e di fronte alla violenza si reagisce in modo diverso. Non ho mai permesso a nessuno di “smontare” chi sono, le mie idee e la mia concezione di vita. A nessuno di soggiogarmi e spegnere i miei sogni. Ma non tutti siamo uguali e mi sono resa conto di come ci si possa sentire in una situazione simile. Diciamo tutti che bisogna denunciare, ma davvero questo basta? Davvero la nostra giustizia è capace di proteggerci?

Come possono le donne sopportare questa persecuzione? Come può non fare nulla la giustizia italiana?

Credo che a prescindere dal carattere di una persona, sia questo il vero problema. Non c’è certezza della pena, chi denuncia viene sbalzato in segreto in una nuova realtà, costretto a costruirsi una nuova identità pur di lasciarsi alle spalle un’atroce esperienza e chi invece non è tutelato, nella maggior parte dei casi è abbandonato. Viviana Leo per fortuna ci dà una visione di un vissuto simile, ma ci regala anche la serenità e la certezza che a questo mondo non tutti gli uomini nascondono una doppia faccia.
Mirco sorride e mi accarezza in modo più dolce come solo lui sa fare come ogni uomo dovrebbe fare.

Ce ne sono tanti, come Mirko, altro protagonista, che con amore e dolcezza sono capaci di riportare l’arcobaleno nella vita, e di scacciare via tutto il dolore, regalandoci così la speranza di un mondo migliore.
Ed è a questo messaggio che mi sono aggrappata, dopo aver anche pianto, quindi faccio i miei complimenti all’autrice per essere riuscita a portare a termine questo progetto e per il messaggio ricevuto.









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