lunedì 19 marzo 2018

Recensione a "Coming Back" di Betty Nakaichi




Eccoci finalmente con la nostra tappa dedicata a questo bellissimo Blog Tour che ci ha fatto conoscere i posti e le leggende descritte in questo romanzo. Ho amato questo libro e ho voluto consigliarlo fin da subito. Vi lascio con la recensione fatta dalla nostra Luana.




Genere: Paranormal/Romance
Editore: Hope Edizioni
Pagine: 307
Data d’uscita: 21 Marzo 2018
Prezzo: 3,49 (ebook), 14,99 (cartaceo)



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Secondo la tradizione cinese, quando una persona muore la sua anima si divide in tre. Una sale in cielo. Una resta nella tomba e l’ultima risiede nella tavoletta del tempio.
Ma se l’anima non si dividesse? Se restasse ancorata a questo mondo? Se ci fosse un modo per tornare indietro? Eliza sta per conoscere le risposte...
Dopo dieci anni dalla tragica morte del suo fidanzato, Eliza torna a Seattle per far visita alla sua tomba. Vuole dargli l’ultimo addio prima di sposarsi e iniziare una nuova vita. Durante il suo viaggio negli U.S.A, però, Eliza scoprirà che il passato che pensava di aver sepolto è ancora vivo. Adam Shang, il suo grande amore che credeva perso per sempre, è tornato dal mondo dei morti ma per restare in vita ha bisogno di lei.
Adam ed Eliza, due amanti, due cuori che non hanno mai smesso di battere l’uno per l’altra, stanno per affrontare un lungo cammino che li porterà a rivivere gli orrori del passato, a combattere vecchi nemici, a scavare nel passato della famiglia Shang, nelle millenarie tradizioni cinesi per riuscire a vincere contro l’invidia dei demoni e contro un’antica maledizione.

Occhi d’acqua, quelli di lei.
Occhi di fuoco, quelli di lui.
Yin e Yang, si uniranno per lottare per un amore che va oltre la morte, oltre la leggenda.







“Bisogna aver paura dei vivi, non dei morti.”
 

Questo libro fantasy si apre proprio con la frase sopra citata e ci narra, alternando archi temporali, paesaggi dal sapore orientale, di leggende e misteri celati, la storia di Eliza e di Adam. Una meravigliosa favola finita tragicamente con la morte di lui, per cause misteriose, dieci anni prima dell’inizio delle nostre pagine. Col passare del tempo Eliza ha cercato di vivere al meglio delle sue possibilità, ricostruendosi pian piano un futuro. Ora, a pochi mesi dal suo matrimonio con Mike, riceve una lettera dai suoi ex suoceri che le comunicano di avere bisogno di lei per decidere cosa fare della casa dove abitava con Adam prima della tragedia, poiché lui, nel testamento, gliel’ha lasciata. Questo le dà l’occasione, o forse l’opportunità, di tornare a Los Angeles, città da cui era scappata in preda al dolore della perdita e in cui non aveva più messo piede da allora, e, soprattutto, le dà modo di chiudere definitivamente quel capitolo della sua vita su cui, per codardia personale, non era mai riuscita a mettere la parola fine.
La troviamo così davanti alla tomba del suo amato a chiedere un perdono inesistente, quello di essergli sopravvissuta.
 

“Scusa se non sono riuscita a trovare il coraggio di venire prima. Scusa se sono scappata via da questa città, dal tuo ricordo. Scusa se mi sono rassegnata alla tua perdita senza riuscire a trovare la forza di continuare a cercare una causa alla tua morte. Scusa se ho provato a dimenticarti. Scusa se ho continuato a vivere senza te.”
 

Ciò che proprio non si aspetta è di trovarsi faccia a faccia con Adam stesso, vivo e vegeto, a quanto pare! Da questo incontro misterioso si dipanerà tutto il nostro romanzo. Perché Adam, dieci anni prima, è morto veramente.
Intrise di nostalgia, dolcezza e di malinconia, e al contempo in alcuni tratti inquietanti e misteriose, queste pagine ripercorrono un amore vero, fatto di gesti e piccole cose. Un amore per cui vale la pena lottare. Eliza si troverà imprigionata fra i ricordi di un passato meraviglioso, con Adam ancora al suo fianco, e un presente doloroso, dove vedere il suo fantasma ed averlo accanto non fa altro che acuirle il dolore e il rimpianto. A questo si aggiunge, non meno importante nella storia, il segreto da svelare che riguarda la morte di Adam e, prima ancora, di suo padre. Per scoprire di più si trovano invischiati in qualcosa di molto pericoloso e di molto più grande di loro, che rischia di mandare in frantumi il loro già delicato equilibrio.
 

“L’amore può essere un’arma mortale. Io sono morta per amore. Proprio qui. Sei pronta a rischiare la tua vita per lui?"
 

Adam la completa, è lo stesso uomo che le ha rubato il cuore dieci anni prima, la capisce come nessun altro, e lei, nel suo profondo, anche se consapevole della follia che sta vivendo, spera che questo loro rivedersi non sia per caso e che il fato le conceda una seconda opportunità. Questa volta rischiando tutto.
 

“Siamo stati insieme per tre anni, e per tre anni ho vissuto con il batticuore. Era come viaggiare sempre superando i limiti di velocità.”

Con un crescendo di emozioni trasmesse durante l’intero incedere delle pagine, scopriremo che veramente l’amore, quello con la A maiuscola, non si scorda mai. Eliza è scioccata nel rendersi conto che non è mai andata veramente avanti, che non ha mai superato Adam, che non lo ha mai dimenticato, e che non amerà mai nessuno con la stessa intensità. Il peso del trovarsi in posti familiari (dall’odore di casa, dal sapore di casa), sapendo che tutto è cambiato, che il tempo è passato, e che non si può tornare indietro è schiacciante. Il dolore che si riaffaccia, il vuoto, la solitudine e la paura di perderlo di nuovo.


“Non mi interessa sapere che lavoro fa.Voglio sapere che persona è. Com’è con te. Se ti ama anche un centesimo di quanto ti amo io.”


Ma sarà dura anche fare i conti con la realtà, soprattutto quella di Eliza, con i suoi ripensamenti per l’imminente matrimonio che la vedrà all’altare con un altro uomo.  I sensi di colpa la dilaniano e Adam soffre accanto a lei. Le decisioni che prenderà nell’arco di tutto il romanzo avranno ripercussioni sul suo presente e sul futuro…  E quando lei si troverà a scegliere fra la vita attuale o l’illusione di un attimo col suo primo amore…… Siete curiosi? Non vi resta che leggerlo!
Per quanto riguarda i libri fantasy è la prima volta che mi imbatto in questo argomento di narrazione, e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Se non fosse per i riferimenti alla “situazione” di morte del protagonista, quello che ho percepito in queste pagine  mi porta lontano dal classico fantasy. Ho apprezzato molto l’evoluzione della storia nella sua totalità trovandola delicata, introspettiva e meravigliosa. Ho apprezzato anche i particolari orientali presenti. L’unico appunto che posso fare è riguardante gli archi temporali, che descritti al passato mi hanno reso leggermente meno scorrevole la lettura, ma questo ovviamente è gusto personale e non intacca minimamente la totalità del libro.
L’ho trovata un’opera di semplice trama, ma allo stesso tempo ben articolata, un’ottima caratterizzazione dei personaggi sia primari che secondari. Non bisogna fermarsi alle prime pagine di lettura, perché la trama prende forma da sola man mano che si sfogliano. Un libro da leggere con attenzione per il contesto orientale in cui ci fa immergere la scrittrice: una realtà densa di leggende e magia. È romantico, commovente, a tratti doloroso e con quel pizzico di mistero che ti tiene incollata fino ad un finale da fazzoletti alla mano, molto poetico e adatto al tipo di storia narrata, secondo me. 
 

“Cosa si è disposti a sacrificare per amore? La carriera, la propria libertà, la famiglia d’origine, il proprio orgoglio. La lista potrebbe prolungarsi all’infinito. Sono tante e troppe le cose che si sacrificano quando si è intrappolati in una relazione che è solo un pallido riflesso di quello che dovrebbe essere l’amore. L’amore non accetta sacrifici e nemmeno li chiede. E’ spontaneità, istinto, che arriva dritto dalle viscere. Il suo cammino non è fatto di scelte forzate, ma di strade che il cuore decide di intraprendere di sua volontà. Amare è accettare l’altra persona e farla diventare parte di sé per sempre.”
 

Per gli amanti dei grandi amori, quelli del “per sempre” è consigliatissimo!  



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