sabato 14 ottobre 2017

Recensione a "Oltre ogni limite" di Simona Liubicich



Genere: Storico
Casa editrice: Self publishing
Data d'uscita: 10 Luglio 2016
Pagine: 136
Prezzo: eBook 1,99 - cartaceo 7,98

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San Francisco, 1905
Per Philippa Green, il suo lavoro di investigatrice è tutto, la sua indipendenza di donna, l'aria stessa che respira. Nonostante la sicurezza apparente, il suo cuore è stato spezzato dall'unico uomo che abbia amato davvero: Clive Anderson, capo della Divisione Investigativa di San Francisco.
Adesso, una serie di omicidi la costringono a lavorare fianco a fianco con lui e Phil dovrà lottare contro se stessa per rifiutare quella passione che la divora, mentre uno spietato assassino si aggira nell'ombra a caccia delle sue vittime.
E lei potrebbe essere nel suo mirino...





 

Una complessa e travagliata storia di desiderio e passione, si intreccia a un caso di un possibile serial Killer chiamato l’inchiodatore, nella San Francisco del 1905. Philippa e Clive, colleghi e per lungo tempo amanti, non riescono a frenare il desiderio di appartenersi, ma purtroppo nella vita di Clive, c’è Nelly, figlia del governatore e sua quasi fidanzata. Philippa non ha solo una bellezza che deriva dalle sue origini creole, ma un fiuto per le indagini che la rende la donna investigatrice più in gamba del settore. Testarda, sicura di sé, attenta ai dettagli e perdutamente rapita dal suo collega Clive, sarà combattuta per la ricerca di un assassino che sta terrorizzando la città e che lei vuole trovare a tutti i costi, e il sentimento che nutre per il collega, che pare aver dimenticato cosa ci sia stato tra di loro.
La sua presenza nella casa la metteva sottosopra. Ricordava ogni momento passato con lui là dentro. Avevano fatto l'amore sui cuscini indiani, per terra, sulla veranda interna affacciata sul mare di notte, sul sofà del salotto... ovunque, e ora tutto sapeva di lui. Sentire di nuovo il suo profumo così vicino la gettava nella più cupa disperazione.

Premetto che non sono un’amante degli storici. Le mie scarse conoscenze non mi fanno sentire idonea a giudicare ambientazione, usi e costumi dell’epoca, ma proprio per questo tutte le volte in cui mi tuffo nel passato, mi affido ad autrici che so essere esperte e mi lascio trasportare. E la Liubicich non mi ha delusa. Mistero, intrighi, menzogne, passione si mescolano alla perfezione, accompagnati da una narrazione impeccabile e che tiene col fiato sospeso. L’ansia e lo sgomento nel leggere le azioni dell’assassino mi hanno sconvolta. La freddezza con la quale sono narrate, mi hanno catapultata in quella baracca, nelle stesse posizioni e con la stessa paura nello sguardo. E ammetto di aver pianto... È stato più forte di me ma non sono riuscita a trattenermi. Ma, nonostante la suspense che non lascia respiro, i sentimenti che coinvolgono Clive e Phil, sono stati più forti da far dimenticare tutto il resto.
"Clive, devi essere lucido." "Non posso essere lucido quando si tratta di te."

Questo tuffo nel passato mi ha lasciata a bocca aperta. Ho divorato le pagine, una dietro l’altra, finché non ho letto la parola fine, e sono sicura succederà a chiunque prenda in mano questo libro. 
Consiglio assolutamente questo testo.
 




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