martedì 26 settembre 2017

Recensione a "Legami di famiglia" di Agnes Moon


Genere: Fantasy M/M
Casa editrice: Self publishing
Data d'uscita: 22 Marzo 2017
Serie: Legmi di sangue #2
Pagine: 207
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo 9,98





Cosa succede quando due uomini – convinti di non meritare più nulla dalla vita – iniziano a desiderare qualche cosa di più? Cacciato di casa dai facoltosi genitori, dopo aver confessato la propria omosessualità, Mal è finito in mezzo a una strada… e ha passato l’inferno. Grazie all’aiuto del suo amico Liam, ora ha una nuova vita, ma non è tutto oro quel che luccica. Bellissimo, vulnerabile e gravemente malato, Mal cerca di sopravvivere alla giornata, fino a quando nella sua vita non irrompe il misterioso Boris. Boris Koshelev è sopravvissuto all’assedio di Leningrado, solo per essere trasformato in vampiro contro la sua volontà. Lasciato per morto dal suo creatore, è stato salvato da Vincent de Saint-Bonnet al quale ha dedicato la sua cieca obbedienza. Quando conosce il dolce e indifeso Mal, il gelido russo comprende che le sue priorità sono cambiate: l’unica cosa che desidera è amare il suo coeur du sang e proteggerlo dal letale pericolo che incombe su di lui.




Buongiorno magnetiche.
Oggi vi parlerò del secondo volume della saga “Legami di sangue” di Agnes Moon: Legami di Famiglia.
Dopo aver letto il primo volume della saga, “L'acrobata”, mi sono immersa nella lettura di questo secondo capitolo, troppo curiosa di scoprire che destino attendeva Boris e Mel, due personaggi secondari che avevamo imparato a conoscere nel libro precedente.
Mel è un ragazzo fragile, gravemente malato e con alle spalle il dolore dell'abbandono e dell'abuso. La sua psiche, come il fisico, è profondamente compromessa, arrivando a vedersi come “merce avariata.”

“«Io non sono quello che credi. Io... sono merce avariata...» confessò infine, con la voce ridotta a un singulto e gli occhi pieni di lacrime.
«Non mi importa! Te lo giuro, piccolo. Qualsiasi cosa... non me ne frega un accidente!» Cercai di rincuorarlo, impaurito da quello che stava per raccontarmi, ma certo che non avrebbe cambiato nulla.”


Boris invece è un vampiro che, nella sua vita, ha visto il male in tutte le sue forme. Appena incontrerà gli occhi del giovane Mel, però, ne rimarrà talmente colpito e intrappolato che se ne innamorerà perdutamente, osservandolo prima da lontano, poi imponendo la sua presenza e il suo amore.

“Ci guardammo negli occhi improvvisamente cristallizzati nel famigerato momento del: lo bacio o non lo bacio? Non ero certo un tipo timido e solitamente prendevo l'iniziativa senza problemi, ma quel ragazzino mi stava entrando nel sangue in una maniera che non avrei mai immaginato. Di conseguenza... ero fottutamente insicuro sul come comportarmi.”


Ecco, questo secondo capitolo l'ho preferito al primo. Non ho riscontrato nessuna lacuna, i personaggi sono caratterizzati con cura e anche la storia l'ho trovata più profonda, toccando argomenti importanti come la sieropositività.
La vena ironica dell'autrice in questo libro si è un po' spenta ma, per me, non è un male, anzi, ha reso la lettura più intensa e sentimentale.
Le scene di sesso sono bollenti ma mai volgari, una cosa che ho apprezzato molto.
Come nel primo romanzo, anche in Legami di Famiglia ritroviamo degli spunti sul finale per il capitolo successivo che, spero, sia della stessa intensità.
Brava Agnes, lo consiglio pienamente.



 

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